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Cresciuto nel secolo delle esplorazioni geografiche e delle conquiste coloniali, il visconte Olivier de Sanderval sogna fin da bambino i profumi esotici di un'Africa ancora da scoprire. Così, a quarant'anni compiuti, s'imbarca verso Sud e, in aperto contrasto con la visione dei ministri francesi che immaginano le colonie "appena più complicate della Camargue, con delle scimmie al posto dei cavalli", intreccia stravaganti trattative diplomatiche con i sanguinari e volubili principi africani, inseguendo la chimera di un nuovo regno illuminato nel Fouta-Djalon, sull'altopiano di Kahel. Con una narrazione ricca e un immaginario che ricorda certe favolose scene del «Fitzcarraldo» di Herzog, questo romanzo vincitore del Premio Renaudot ricostruisce la vera storia del fondatore di Conakry, riscattandola dall'oblio.